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Come creare ''engagement'' via Twitter

Fino a qualche anno fà in Italia la televisione era considerato il mezzo di comunicazione per eccellenza. Oggi invece, sono sempre più le aziende che fanno uso dei social network perché attualmente so no gli strumenti in grado di garantire una buona “copertura” e quindi raggiungere un largo pubblico. Twitter, ad esempio, vanta una rete di 288 milioni di utenti attivi ogni mese in tutto il mondo. In Italia, invece ci sono 4 milioni in Italiani che si connettono e condivido- no i propri pensieri, esplorano i contenuti più caldi del momento (i cosiddetti “trending topics”, gli argomenti che fanno tendenza) e commentano in diretta quello che succede attorno a loro, programmi televisivi inclusi. Sui social il “segreto” è sempre quello: aumentare la propria visibilità nonché emergere rispetto agli altri. Farsi notare, però, non è sufficiente per garantire la fedeltà verso la marca. Off-line, é fondamentale creare una relazione con i propri clienti (attuali o futuri) e cercare anche nuovi brand ambassador, in grado di difendere la bontà dell’azienda e dei suoi prodotti tra le recensioni e i commenti della Rete. Ecco quindi le “Twitter Engagement Campaign”, mirate a posizionare il proprio contenuto nei confronti del pubblico che si mostra interessato all’azienda nel momento giusto. Diversi gli strumenti a disposizione, già ampiamente sfruttati dai brand anche in Italia. Uno di questi si chiama FLOCK TO UNLOCK, letteralmente “raduna per sbloccare” (proposto da Twitter come “diffondere per sbloccare”). Adatto per brand che devono smaltire eccedenze di prodotti o per lanciare una novità sul mercato, il meccanismo è molto semplice: viene proposto un contenuto “bloccato” (uno sconto, un codice promozionale, un contenuto video), a cui si può accedere solo spargendo la voce. Raggiunta la soglia di interazioni minime richieste (solitamente retweet), impostata dal brand, gli utenti che si sono fatti portavoce del messaggio, ricevono un alert che comunica l’avvenuto “unlock” del contenuto, che risulta poi visibile a tutti gli utenti. Un esempio di successo è quello di Bonobos nel campo dell’abbigliamento. L’obiettivo dell’azienda era duplice: fare velocemente spazio per la nuova collezione e allo stesso tempo raggiungere nuovi clienti interessati alla nuova linea di pantaloni da uomo “washed chinos”. Come farlo sapere a tutti? Non c’è arma più potente del passaparola, meglio ancora se in Rete! Bonobos ha lanciato una “Twixclusive” di 24 ore, ovvero una vendita a prezzo speciale, in esclusiva via Twitter. Con uno sforzo creativo minimo, l’azienda ha realizzato una fase teaser con un investimento low cost: per creare attesa e aumentare le aspettative verso questo ”evento‟, nei giorni precedenti sono stati pubblicati alcuni tweet di anticipazione. Il giorno della vendita promozionale, invece, è stato utilizzato un promoted tweet con un “Flock to Unlock”: per avere i pantaloni “a soli 49 dollari” agli utenti era chiesto di raggiungere quota 49 retweet (una soglia minima, probabilmente scelta per fare eco al prezzo speciale di 49$).

Raggiunta la quarantanovesima condivisione del messaggio, la promozione sarebbe stata sbloccata e resa accessibile a tutti. In poco più di otto minuti, sono stati superati gli 80 retweet, facendo felici sia i follower già esistenti, sia i nuovi utenti venuti a conoscenza della promo attraverso le condivisioni. Grazie a questa operazione Bonobos ha raggiunto più di 100 nuovi clienti, aumentando il proprio Return On Investiment del 1200%, ovvero citando i dati condivisi dall’azienda un risultato 13 volte più efficace di qualsiasi altra offerta promozionale effettuata in precedenza.

Da newsletter “INTRAPRENDERE” – Aprile 2015 – www.rotora.it

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